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Decurioni

La conoscenza è potere: i Decurioni lo sanno e fanno tesoro di questo proverbio, perché di conoscenza e potere ne possiedono in abbondanza.
Nelle loro aule risuonano nomi importanti, a sottolinearne la parentela con prestigiosi studiosi provenienti da tutta la penisola e dai territori più centrali dell’Impero: Anscarici,

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Astoria, Cartieri, Darello, Ehrenfest, Fieravanti, Galilei, Mameli, Pozzoscuro, Rubinio, Valerio, Von Burer . Essi, nel corso dei secoli, hanno portato in Piemonte libri, documenti ed appunti di ricerca fino a formare quella che è considerata la più ricca biblioteca di Torino, in grado di rivaleggiare con gli Archivi Vescovili e la Cancelleria Imperiale.

Un occhio superficiale potrebbe giudicarli come persone ossessionate dallo studio, resi rachitici nelle forme e deboli nella vista dalle troppe ore passate chini su una scrivania, ma basta scorrere lungo le cronache di Caccia e gli Atti Inquisitori per trovare il loro nomi associati ad intrepidi guerrieri e inarrestabili nemici dell’eresia.

La loro storia recente ricorda più le strofe di un’epica, che li vede contrapposti e raramente vincenti contro i loro grandi avversari: Casa Savoia. La Città Mistica pare talvolta troppo limitata per contenere due famiglie importanti come loro e, come avviene spesso in natura, sorgono forze contrastanti a rivaleggiare per le ridotte risorse presenti. Testardi e determinati, mai arrendevoli, nel corso di secoli e decenni sono giunti ad essere il secondo casato per importanza in città, risultato impressionante se si considera che pur essendo devoti al Dogma spesso si sono ritrovati soli a dover far fronte all’inesorabile avanzata Ghibellina, orfani tanto del supporto della Chiesa quanto di quei nobili che avrebbero potuto essere i loro più diretti alleati: i Ghislieri. Forse è proprio nella loro grande forza che si cela l’ombra della loro debolezza: conoscere il mondo significa amarlo, e ogni grande amore, ogni nuova scoperta, si alimentano di passione, creatività, curiosità e rigore.

Questo sono i Cacciatori Decurioni: studiosi curiosi e rigorosi, passionali e creativi, ideatori delle tattiche più originali e delle teorie più inconsuete e, come ogni genio fuori dal proprio tempo, spesso incompresi.
Un grande uomo guida dalle ombre di Palazzo Carignano questa Famiglia: Giulio Decurioni , il Cacciatore dell’Occulto, probabilmente la mente più acuta di tutta la città, sicuramente il suo più fine stratega.

© 2020 by Codex Venator Torino. Codex Venator è una campagna condivisa per Dungeons & Dragons 5° Edizione, creata da Andrea Lucca, Alex Melluso ed Enrico Romeo. L’ambientazione tratta temi quali razzismo; misoginia; violenza esplicita; estremismo religioso; esperimenti su creature viventi; abuso di potere; limitazioni alla libertà personale e occultismo. Non si tratta di un’ambientazione dalle tematiche leggere e, per questo motivo, è bene che la lettura sia riservata ad un pubblico adulto. In nessun caso gli autori di questi racconti, delle avventure di Codex Venator o di altro materiale da esso derivato intendono appoggiare o giustificare comportamenti illegali e lesivi della dignità delle persone.

Attenzione: i seguenti racconti contengono spoiler sulle sessioni di Codex Venator Torino e Codex Venator Milano

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