Attenzione: i seguenti racconti contengono spoiler sulla Stagione 1 di Codex Venator Torino e Codex Venator Milano
Diario di Caccia, 30 Maggio Anno 29 del Cacciatore Stupefacente
Il reverendo Frate Domenico della Sacra di San Michele mi ha inviato un messaggero. Nelle ultime settimane alcuni dei monaci sotto la sua tutela sembrano essere scomparsi misteriosamente. La cosa mi preoccupa alquanto. Ho dato ordine ai Cacciatori di apprestarsi a partire alla volta del monastero. Qualunque cosa stia succedendo lì, spero che abbiano il buonsenso di tenere il naso fuori dagli affari del Dogma. In fondo, sperare è sempre consentito. Conoscendo i miei familiari, meglio che dia ordine ai burocrati di prepararsi. Che il Basileus ci assista.
…
Chiedo perdono all’Innominato per quello che sto per scrivere, ma i recenti accadimenti mi fanno dubitare fortemente della competenza dei suoi adepti. A quanto pare un’intera congrega di mannari aveva fatto tana tra i membri dell’abbazia. Mannari. Branco. Ed io ho spedito un gruppo di giovani Cacciatori dritto nelle loro fauci, fidandomi della protezione dell’abbazia. Che stolto che sono stato.
Ho quasi perso il filo del mio resoconto. Con ordine.
Giunti all’abbazia, i Cacciatori non hanno perso tempo a rivoltare ogni pietra, ed interrogare anche insistentemente tutti i monaci. Santa diffidenza, a volte dovrei imparare dalla gioventù. Ad ogni modo, alcuni hanno rapidamente individuato movimenti sospetti tra i monaci, ed in particolare di come alcuni di essi tendessero a non essere nei loro letti alcune notti. E giustamente, hanno deciso di indagare su cosa succedesse durante tali occasioni.
Fortuna ha voluto che, prima della notte, un gruppo di Cacciatori avesse trovato indizi secondo i quali l’abbazia fosse usata anticamente come reliquiario da un Ordine Crociato. Secondo i resoconti, tale Ordine aveva abbandonato sul luogo una cripta nascosta, contenente alcune delle armi sante che era solita usare contro gli abomini.
Non entrerò nei dettagli scabrosi della caccia agli indizi (mi è stato riferito di tombe scoperchiate da pale, che si muovevano di loro volontà) dato che molti di essi varrebbero il rogo. Mi limiterò a riferire che la cripta è stata scovata, e per fortuna. Perchè durante la notte, quelle armi hanno dovuto immediatamente dare prova della loro santità.
Molti monaci infatti si erano riuniti nella cappella principale, per officiare chissà quale rito. Non lo sapremo mai, poiché appena hanno visto i Cacciatori recarsi in massa verso di loro, questi esseri dalle sembianze di monaco si sono rivelati per gli abomini che sono, e si sono catapultati sui Cacciatori con zanne e artigli.
La battaglia che ne è scaturita era chiaramente impari, e i Cacciatori non ne sarebbero usciti vincitori, se non per un gruppo di volenterosi monaci che, guidati dallo spirito dell’Innominato -ma soprattutto dall’ardire di un fervente accolito chiamato Malachia- si sono precipitati a dare manforte ai combattenti, mettendo in salvo i feriti e restituendo loro le forze per permettergli di proseguire la lotta.
Diario di Caccia, 31 Maggio Anno 29 del Cacciatore Stupefacente
I monaci sopravvissuti sono stati scortati dai Cacciatori fino al convento dei monaci cappuccini, ove il buon Padre Cristoforo si occuperà della salvezza delle loro anime, mentre i messi Dogmatici decidono cosa fare di ciò che resta dell’abbazia. Ho dato ordine a Luca Pozzi ed ai suoi assistenti di controllare i Cacciatori rientrati per segni di licantropia. Probabilmente saremo costretti a ripulire il contagio da alcuni di essi. Sarà doloroso, ma so che possono resistere. L’Innominato è con loro.
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